Sono in aumento le persone che soffrono di patologie degenerative della colonna vertebrale e riguardano per la maggior parte soggetti di età compresa tra i 45 e i 50 anni. Un aumento dovuto non soltanto all’invecchiamento e alle malattie che colpiscono l’apparato osseo, ma anche ad abitudini quotidiane errate. Uno stile di vita sano, infatti, rappresenta oggi la migliore prevenzione per le patologie della colonna vertebrale.
L’origine di queste patologie deriva da una usura delle strutture discali e articolari, che causano, tra le più comuni:
- Discopatie degenerative
- Artrosi delle articolazioni posteriori
- Instabilità vertebrale
Le patologie degenerative della colonna vertebrale rappresentano la causa più comune di dolore al rachide e agli arti inferiori. La presenza di queste determina stati dolorosi spesso invalidanti, quali lombalgie ovvero dolori nella regione lombare originato dalla colonna vertebrale o dalle strutture muscolo legamentose e cervicalgie.
La cura farmacologica.
La terapia farmacologica rappresenta in molti di questi casi un valido supporto per ridurre sensibilmente il dolore e soprattutto per superare la fase acuta, ma non determina la guarigione, che si ottiene, invece, con l’intervento chirurgico.
L’intervento chirurgico “tradizionale”.
Gli interventi tradizionali avvenivano in anestesia generale e con tempi di ripresa lunghi anche 6 mesi.
Questo tipo di intervento – ormai appartenente al passato – veniva effettuato in chirurgia aperta, con l’apertura tramite una lunga incisione della zona su cui intervenire, per visualizzare ed accedere alle strutture spinali interessate.
L’intervento endoscopico mini invasivo.
Oggi l’intervento più indicato per le patologie degenerative della colonna vertebrale è quello endoscopico, che risulta essere poco invasivo pur garantendo il recupero dell’assetto funzionale della colonna.
La tecnica impiegata è una tecnica di stabilizzazione percutanea mini-invasiva, in sala operatoria con costante monitoraggio, durante tutto l’intervento, dell’integrità delle strutture nervose.
I vantaggi della chirurgia mini invasiva.
I vantaggi della chirurgia mini invasiva della colonna vertebrale sono diversi:
- tempi chirurgici ridotti
- minima invasività con piccole incisioni cutanee
- minimo danno della muscolatura e minime perdite ematiche e rispetto delle strutture legamentose ed articolari
- intervento effettuato in anestesia locale
- breve degenza ospedaliera (2 – 3 giorni al massimo)
- cure ampliate di circa otto volte rispetto al passato
- recupero della funzionalità quasi completa in tempi brevi
- assenza di cicatrici o segni