Cos’è l’osteoporosi, come si cura e come si previene.
L’osteoporosi è una malattia sistemica dello scheletro, caratterizzata dalla riduzione resistenza ossea e dal deterioramento della microarchitettura del tessuto osseo.
Questa condizione determina un aumento della fragilità e una predisposizione alle fratture, soprattutto a livello dell’anca, della colonna vertebrale e del polso.
L’osteoporosi è una patologia in aumento e, soprattutto in Italia, l’impatto della malattia su una società, caratterizzata da un progressivo invecchiamento, è notevole: sono circa 5 milioni, infatti, le persone che ne sono afflitte, per la maggior parte donne in menopausa.
Tuttavia, gli studi hanno dimostrato come l’osteoporosi possa avere origine anche in età non adulta, per via di uno sviluppo non ottimale delle ossa durante l’infanzia e l’adolescenza.
Come si manifesta l’osteoporosi.
L’osteoporosi è anche chiamata la “malattia silente”, proprio perché si manifesta lentamente, evolvendosi senza sintomi finché non provoca una frattura o il collasso di una o più vertebre, con esiti spesso invalidanti.
L’osteoporosi si manifesta con dolori ossei di varia intensità: il collasso vertebrale provoca forti dolori alla schiena, deformazioni della colonna e fragilità ossea che porta a fratture anche a seguito di piccoli traumi, dovuti a movimenti semplici e quotidiani, come il chinarsi.
Le cause.
Le cause dell’osteoporosi sono diverse:
- Uno sviluppo osseo non ottimale nel corso dell’infanzia e dell’adolescenza
- Invecchiamento
- Perdita di osso per fenomeni di riassorbimento più veloci del previsto
- Crescita lenta
- Ridotta produzione di estrogeni a seguito di menopausa
- Trattamenti farmacologici particolari (es. assunzione di antiepilettici, antinfiammatori, glucocorticoidi)
- Terapie la chemio o la radioterapia
- Disturbi del comportamento alimentare e alcuni trattamenti farmacologici
- Alcolismo e tabagismo
- Anoressia nervosa
- Ipertiroidismo
- Insufficienza renale e disturbi gastroenterici
- Sedentarietà
I fattori predisponenti.
Tra i fattori predisponenti, sono da ricordare:
- Il genere femminile soffre di osteoporosi più degli uomini;
- Età
- Dimensioni corporee
- Le dimensioni fisiche più ridotte
- Etnia: sono maggiormente predisposte le donne caucasiche e asiatiche.
- Storia familiare
- Fratture pregresse
Come diagnosticare l’osteoporosi.
Per una corretta diagnosi dell’osteoporosi, l’esame più efficace è il MOC ovvero la misurazione della massa ossea, un test che consente di osservare la salute delle ossa.
Altro esame importante è la densitometria ossea con tecnica di assorbimento a raggi X (DEXA). Si tratta di un esame indolore, molto simile a una radiografia, ma con quantità di raggi decisamente minori. È molto utile per misurare la densità ossea di anca e colonna vertebrale.
Oltre a questi, si possono eseguire anche:
- Ecografia,
- TAC
- Assorbimetria a singolo raggio fotonico
Prevenzione e trattamento per la cura dell’osteoporosi.
Per la prevenzione dell’osteoporosi e anche per il trattamento, è importante seguire una serie di accorgimenti:
1 Dieta sana e bilanciata, ipocalorica e ricca di frutta e verdura, minerali, vitamine D e K e Calcio;
2. Pratica regolare di attività fisica
3. Abolizione di alcol e fumo dalle proprie abitudini di vita
4. Assunzione di farmaci per la prevenzione e/o il trattamento dell’osteoporosi, quali i bifosfonati, gli agonisti/antagonisti estrogenici, la calcitonina, l’ormone paratiroideo.
Il trattamento della vertebroplastica.
Tra le nuove tecniche chirurgiche per il trattamento delle fratture dovute a osteoporosi, efficace risulta la vertebroplastica (leggi l’approfondimento).
Tale procedura viene eseguita in anestesia locale con l’introduzione di un ago apposito all’interno della vertebra sotto controllo radiografico (RX o TAC) che ne permette il preciso posizionamento.
I risultati sono notevoli: dopo 24 ore dal trattamento il dolore è praticamente scomparso e il paziente può tornare a camminare.